Phygital: alla ricerca di un’esperienza unica per il Luxury & Fashion

Il mercato Luxury& Fashion è da sempre alla ricerca di idee per offrire esperienze uniche ai clienti.

Uno spunto interessante è dato dalla convergenza tra la realtà fisica e virtuale: questo permette di creare una sinergia interessante nell’approccio, che può iniziare nel mondo fisico per continuare in quello virtuale o viceversa, dando vita a ciò che oggi viene definito phygital.

Lavorando a stretto contatto con numerosi brand del settore, abbiamo notato che spesso c’è una forte attenzione nel definire una nuova esperienza, dimenticandosi di prendere nella giusta considerazione tutte le informazioni che possono essere raccolte. Per fare in modo che la tecnologia supporti adeguatamente la nuova forma di relazione, ogni dato deve essere comunicato ed analizzato in tempo reale!

Per permettere questa convergenza e condivisione del dato è fondamentale creare un data lake.

Il data lake è un luogo destinato all’archiviazione, analisi e correlazione di dati strutturati e non strutturati (da quelli del CRM ai post dei social media, dai dati ERP alle info delle macchine di produzione), in formato nativo. Questo permette di recupererare e organizzazione i dati di volta in volta, in base al tipo di analisi che si intende effettuare.

Grazie all’uso di tecnologie diverse per la costruzione del data lake è possible realizzare numerose inziative digitali, vantaggiose sia per gli utenti sia per chi le adotta.

Alcuni esempi per cui è possibile creare delle iniziative phygital ed estrarre valore dai dati?

Immaginate di creare un progetto a subscription grazie al quale i vostri clienti riceveranno, nella vostra piattaforma digitale, un box con alcuni prodotti: potranno sceglierne due e andare a provarli direttamente in negozio.

Immaginate che, appena effettuata la scelta da parte dell’utente, il client advisor riceva tutte le informazioni e potrà preparare un’esperienza unica, anche facendo riferimento allo storico degli acquisti, e ai contenuti digitali fruiti dal cliente.

Questo flusso permetterà di creare un’esperienza unica che fidelizzerà il cliente e sicuramente porterà alla vendità di un numero maggiore di prodotti.

Allo stesso tempo immaginate che chi fa un acquisto in negozio, grazie a tecnologie come NFT, aggiunga al proprio profilo digitale queste informazioni: questo permetterebbe all’utente di manifestare il suo legame ad un brand e, costituirebbe una grande opportunità per tracciare gusti e scelte. Sono tutti esempi di come un data lake sia in grado di rendere fruibili informazioni a tutti i livelli.

Il cloud è un abilitatore di questi percorsi d’innovazione, grazie all’uso di molteplici tecnolgie come object store, database, nosql ecc, che permettono di archiviare il dato in modo efficiente e, secondo l’investimento scelto, ma soprattutto abilitano l’integrazione con i tool di Business Intelligence, Machine Learning e Intelligenza Artificiale che garantiscono l’interpretazione del dato, dando valore al fruitore dell’informazione.

 

Stefano Dindo

CEO zero12 s.r.l. – Var Group Company